Il noleggio, nel 2019, ha raggiunto risultati importanti. La crescita registrata è stata importante non solo per il settore: ha infatti portato sulla strada veicoli nuovi e meno inquinanti, a tutto beneficio dell’ambiente.
Il tema dell’inquinamento derivante dalle emissioni delle automobili è dibattuto da molti anni. Le Case Costruttrici hanno fatto e continuano a fare enormi passi avanti nella tecnologia per la riduzione delle emissioni e quindi l’immissione sulla strada di veicoli nuovi non può che essere una buona notizia anche per l’ambiente.
Secondo i dati emersi da uno studio di ANIASA in collaborazione con il Centro Studi Fleet&Mobility, le nuove auto a noleggio circolanti emettono meno della metà (se a benzina) e due terzi in meno (se diesel) di monossido di carbonio; inoltre le emissioni di monossido di azoto sono addirittura dimezzate se paragonate alla media del parco circolante.
Il contesto Europeo
Il noleggio porta una ventata d’aria fresca nel parco circolante italiano. L’Italia, in Europa, ha il parco vetture fra i più anziani: è seconda solo al Portogallo. A metà 2019 quasi il 60% delle vetture era compreso fra l’Euro 0 e l’Euro 4. Sostituire quindi le vetture più anziane con automobili nuove, dalle emissioni fortemente ridotte, nel contesto italiano può essere considerato un virtuosismo, un aggiornamento che non può fare che bene all’ambiente. Menzione particolare per il diesel: sebbene demonizzato e con la quota di mercato in calo, le nuove motorizzazioni Euro 6 hanno dimostrato di essere particolarmente attente all’ambiente.
Infine, è il caso di segnalare come, in risposta al calo del diesel, il mercato del noleggio vede in crescita le motorizzazioni a benzina e, marginalmente, le motorizzazioni “alternative”: ibride +9%, GPL +19% ed elettrico +42% (nel 2019 quasi il 50% dei veicoli elettrici immatricolati provenivano dal noleggio a lungo termine).
Fonte: ANIASA