Il 2020 ha introdotto numerose novità positive per quanto riguarda la tassa automobilistica, il cosiddetto bollo auto, di cui abbiamo già parlato in quest’articolo. Fra le novità ve n’è una che riguarda direttamente il noleggio a lungo termine. Un emendamento al Decreto Fiscale, infatti, ha stabilito che dal 2020 l’obbligo di pagamento del bollo dei veicoli a noleggio è spostato in capo all’utilizzatore del veicolo.

Sul tema ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici, è molto critica. In questi giorni l’Associazione ha fatto sentire la propria voce nelle sedi competenti, inviando una lettera aperta al Ministero dei Trasporti e dell’Economia all’interno della quale denuncia che la norma, così come è ora strutturata, apre a:

  • evasione
  • problemi di gestione e bilancio per le PA che utilizzano il NLT
  • minor gettito IVA
  • pone in capo alle società di noleggio nuovi oneri operativi
  • complica il pagamento del superbollo
  • annulla il ruolo di correttezza fiscale del settore NLT

Tecnicamente, cosa cambia?

Fino al 2019 il pagamento del bollo dei veicoli a noleggio era un obbligo in capo alla società di renting, intestataria del veicolo, e costituiva uno dei principali vantaggi per l’utente di noleggio a lungo termine. Ora, per i contratti di noleggio aventi durata superiore ai 12 mesi, al pagamento deve provvedere direttamente l’utilizzatore, pagando in base alla regione di residenza.

Il provvedimento coinvolge quasi 150mila clienti residenti in 20 regioni, ognuna delle quali ha una normativa specifica in materia e il pagamento, inoltre, non potrà ancora avvenire con le modalità informatiche introdotte da quest’anno: gli utilizzatori dovranno recarsi fisicamente, quindi in contrasto con i principi della digital economy, presso gli uffici preposti muniti di carta di circolazione e copia del contratto per ogni singola targa.

Fonti: ANIASA, FLEET MAGAZINE.